Quando ho conosciuto Gaia, la prima cosa che mi ha colpito del suo racconto è stata l’affettuosa riconoscenza nei confronti di una figura femminile molto importante nella sua vita. Una donna che l’ha incoraggiata a realizzare il suo sogno: aprire un laboratorio di bigiotteria handmade a Courmayeur.
“Si chiamava Graziella ed era la zia di mia madre. Per lavoro realizzava prodotti di alta bigiotteria. Sono sempre stata affascinata dal suo mondo. La porta della sua casa, così disordinata e piena di perle colorate, rappresentava per me l’ingresso in una dimensione magica dove mi sentivo più libera di poter essere me stessa e di sbocciare”.
Per far germogliare un sogno non è mai troppo tardi e Gaia aveva deciso che era arrivato il momento.
Così abbiamo iniziato a lavorare insieme sull’identità del suo brand attraverso un percorso di consulenza: l’ho aiutata a mettere le fondamenta della sua attività, a progettare una strategia di comunicazione per lanciare il proprio business online e le ho insegnato come utilizzare i principali strumenti di comunicazione in autonomia.
Nel frattempo, una volta definiti gli obiettivi della sua presenza online, ho iniziato a dedicarmi alla realizzazione del nome della sua attività: Filogemma nasce così, dall’unione di due parole: il “filo”che tiene unite le perle per formare una collana e “gemma” , una pietra preziosa, un germoglio da cui tutto ha origine.
Filo, dal gr. “fileo” φιλέω «amare» in questo composto assume anche un significato evocativo: oltre all’amore che è stato trasmesso a Gaia per queste pietre preziose, si aggiunge il sentimento di profondo affetto nei confronti di sua zia, la Gemma da cui sta germogliando tutto. E alla quale resterà unita attraverso un filo oltre il tempo.
E a rendere ancora più indissolubile questo legame, è stata Aurora Castagna che ha creato il logo e l’immagine coordinata di Filogemma.